Libri

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Joseph Ratzinger Benedetto XVI

di Riccardo Pedrizzi

12,00 euro

 

Joseph Ratzinger Benedetto XVI

È un omaggio affettuoso e sincero che Riccardo Pedrizzi, già parlamentare e Presidente della Commissione finanze e tesoro del Senato, riserva alla straordinaria eredità spirituale e culturale del grande Pontefice ad un anno dalla sua scomparsa. 

IL SALVADANAIO. Manuale di sopravvvenza economica

di Riccardo Pedrizzi

407 pagine – 20,00 euro

Il salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica

‘Il salvadanaio’ è un prezioso strumento di conoscenza che, partendo da una descrizione storica degli eventi degli ultimi anni, permette di avere un quadro chiaro delle ragioni sottostanti all’evoluzione che il sistema economico e con esso il mercato bancario, ha evidenziato e, in alcune circostanze, dovuto subire. È uno strumento che permette al cittadino, e soprattutto al risparmiatore, di difendersi mettendolo nelle condizioni di comprendere fino in fondo i fenomeni economici e finanziari e nella concreta possibilità di realizzare le proprie scelte in maniera consapevole… Introduzione Giuseppe De Lucia Lumeno. Prefazione Cardinale Gerhard Ludwig Müller. Contributi Renato Brunate e Mauro Maria Marino.

UNA LUCE SUL MONDO
dalla Rerum Novarum alla Caritas in Veritate

di Riccardo Pedrizzi e Giovanni Scanagatta

120 pagine – 10,00 euro

Una luce sul mondo

Dalla Rerum Novarum alla Caritas in Veritate

“Una luce sul mondo; dalla Rerum Novarum alla Caritas in Veritate” di Riccardo Pedrizzi e Giovanni Scanagatta (Roma: Editoriale Pantheon, 2011) presenta in maniera chiara, precisa, e profondamente sentita, il pensiero cristiano sui rapporti economici e di lavoro tra gli uomini: ossia la “dottrina sociale della Chiesa”.

L’introduzione è del Ministro Maurizio Sacconi, il quale a proposito giudica che, non solo i credenti, ma anche i non credenti avrebbero grande interesse ad esaminare ed approfondire quello che la Chiesa ha detto e ha da dire nel campo socio-economico.

Nella prefazione il Cardinale Salvatore De Giorgi presenta sinteticamente lo svolgimento della dottrina sociale della Chiesa.

I temi trattati in “Una luce sul mondo” sono numerosi e tutti d’attualità. Mi limiterò a citare, un pò a caso: il microcredito, l’inviolabilità del diritto di proprietà, la famiglia come parte integrante del corpo sociale e come “istituzione” anteriore allo Stato, il ruolo dell’impresa, il problema della concentrazione e quello della precarizzazione del reddito, le disuguaglianze tra paesi, il bene comune, il burocratismo, la globalizzazione dell’economia, la crisi finanziaria, la giusta funzione del profitto. Un giusto rilievo è inoltre dato da entrambi gli autori all’importante funzione dei corpi intermedi (principio della sussidiarietà). Attraverso l’analisi dei vari aspetti della dottrina sociale della Chiesa, fatta dagli autori, il lettore rimarrà colpito dalla concretezza di un pensiero che, partendo da Leone XIII (Rerum Novarum), testimone della grande industrializzazione, si snoda attraverso gli apporti di Pio XI (Quadragesimo anno), Giovanni XXII (Mater et Magistra), Giovanni Paolo II (Laborem Exercens, Centesimus Annus), per giungere a Benedetto XVI (Caritas in Veritate).La pietra angolare, l’asse portante, la base delle proposte e soluzioni della Chiesa, nella realtà del lavoro e del capitale nel mondo industrializzato, è la mirabile enciclica Rerum Novarum, che previde il crollo delle società in cui si fosse applicata la formula socialcomunista, allora “promessa di paradiso in terra”, evidenziandone con rara lucidità tutti gli aspetti contrari all’uomo e alla convivenza civile, forieri di disastri. Ci limiteremo a citare solo queste righe di Leone XIII. Esse appaiono profetiche: “La soluzione socialista è nociva alla stessa società, ed oltre l’ingiustizia, troppo chiaro appare quale confusione e scompiglio ne seguirebbe in tutti gli ordini della cittadinanza, e quale duro e odioso servaggio nei cittadini”.L’Enciclica ebbe un impatto di trasformazione di mentalità e strutture. Nota Riccardo Pedrizzi: “Dopo pochi anni infatti erano nate un po’ dappertutto le società operaie di mutuo soccorso; le Casse Rurali ed Artigiane da due che ne erano nel 1891 in solo sei anni diventarono in Italia 588, aiutando le microimprese di contadini, artigiani e commercianti; nelle campagne si diffusero le leghe contadine. E poi cooperative, ospedali, scuole, banche popolari ovunque nel nostro Paese, ma anche nel resto d’Europa, si diffondevano ad opera del movimento cattolico”.In materia di rapporti sociali non è eccessivo definire tutto il pensiero della Chiesa profetico, alla luce soprattutto dell’apocalittico disastro comunista, prima, e poi degli inquietanti scricchiolii di un capitalismo basato sul culto del profitto e sul feticismo di un mercato considerato “onnisciente”. Anche l’ultima enciclica, “Caritas in Veritate” (Benedetto XVI) ci conferma – ove ve ne fosse bisogno – che la Chiesa si tiene sempre vicina all’uomo, nei suoi bisogni non solo spirituali ma nelle sue esigenze terrene.Infatti senza violare la sostanza del “dare a Cesare quel che è di Cesare”, è portatrice nel campo dell’attività economica, sociale e politica, di linee guida e progetti, generosi ma realistici ed efficaci proprio perché incentrati sui valori autentici della persona e della società, ossia sulla libertà, sul bene comune, sulla responsabilità, sulla moralità, sulla giustizia. E queste direttive, specifiche e concrete, appaiono di un’attualità stupefacente, oggigiorno, dopo la grave crisi strutturale che ha colpito un capitalismo fuoriuscito disastrosamente dagli argini dopo le sue frenetiche e quasi dementi scorribande finanziarie.E dire che dopo il disastroso crollo dell’inganno di un socialcomunismo affamatore e liberticida, molti avevano puntato le proprie speranze e i propri denari su un liberalismo sfrenato da casa da gioco, che gli addetti ai lavori dicevano dotato di magica autoregolamentazione. Ma questo sistema economico, operante al di fuori dei confini dell’etica, deve oggi fare i conti con ricorrenti squilibri, disarticolazioni e derive (alias le “bolle” finanziarie) che hanno finito col togliergli ogni credibilità.Il libro di Pedrizzi e Scanagatta ha il grande merito di spalancare la porta di accesso ai tesori delle encicliche papali… stavo per dire “alla saggezza”, rischiando però di cadere in una certa retorica fatta di frasi scontate: sì sono tesori di saggezza, le direttive in campo socioeconomico della Chiesa, capaci di fornire soluzioni valide, giuste e permanenti ai rapporti sociali e di lavoro.Anche chi ha già una certa familiarità con l’impegno sociale della Chiesa apprezzerà molto la maniera in cui l’essenziale del vasto tema gli è presentato, con angolazioni, prospettive storiche, richiami bibliografici, raffronti, ed analisi delle varie encicliche e degli altri interventi del Magistero arricchenti la dottrina sociale cristiana, fin qui tenuta – a dir poco – un po’ in ombra dagli operatori economici e politici. Essa meriterebbe invece di essere esaminata, cominciando proprio dalla lettura di questo agile, piacevole ma rigoroso libretto di Riccardo Pedrizzi e Giovanni Scanagatta; due seri studiosi che hanno il gran merito di agire attivamente nel mondo economico e sociale, e di mettere quindi in pratica i principi ispiratori della dottrina sociale cristiana. La loro “testimonianza”, quindi, ha anche il valore delle cose personalmente vissute.


Claudio Antonelli

 

FEDE ECONOMIA E SVILUPPO

di Riccardo Pedrizzi

150 pagine – 15,00 euro

Fede, economia e sviluppo

“Fede, economia e sviluppo” (Roma: Pantheon, 2009) di Riccardo Pedrizzi offre al lettore, sia specialista sia profano, il piacere intellettuale e anche morale della lettura di 30 saggi, chiari ed incisivi, dedicati ai vari aspetti dell’economia nazionale e mondiale, intesa in un’ottica dichiaratamente cristiana.

Sbaglierebbe chi pensasse che la Chiesa ha a fondamento della sua visione dell’economia unicamente la parabola degli uccelli e dei fiori. Essa è infatti intervenuta innumerevoli volte con ammonizioni, analisi, encicliche sulla complessa realtà del mondo dello sviluppo, del profitto, degli affari, e del lavoro, allo scopo d’indicare la maniera cristiana di conciliare le esigenze del mercato con i valori inalienabili dello spirito. E Riccardo Pedrizzi rinvia continuamente il lettore a questa visione, profonda e coerente, in armonia con la dottrina sociale della Chiesa, ch’egli ha dei rapporti economici e sociali esistenti tra individui e tra Paesi.

L’autore di questa antologia di scritti d’assalto, come non è improprio definirli dato il loro taglio, riesce a dimostrare che le ammonizioni, le direttive, gli auspici emananti dalla Chiesa nel campo sociale ed economico avrebbero certamente impedito lo sconvolgimento e le miserie causati dall’avventurismo della nuova finanza, sganciata dall’economia reale, e completamente indifferente ai principi di solidarietà, di onestà, di dignità, e di tutti i preziosi valori di cui il cristianesimo è promotore.

Gli interventi dell’autore sono di una grande attualità, poiché aderiscono, per i temi trattati e e per le soluzioni proposte, al nostro particolare momento storico, caratterizzato da nuovi, gravi problemi imputabili ad una finanza pericolosamente disancorata dall’economia reale, e dedita a scorrerie planetarie compiute con l’aiuto dei suoi micidiali prodotti derivati e di altri ritrovati e marchingegni alla Cagliostro.

In questo libro si constata che i valori dello spirito, su cui la visione economica dell’autore poggia con solidità e coerenza, non sono né teorici né utopici, e neppure in contraddizione con le pur impietose leggi del mercato. Al contrario: i valori dello spirito forniscono la base – Pedrizzi ce lo dimostra ampiamente con i necessari approfondimenti – di un sano, concreto, duraturo sviluppo economico. Gli esempi ch’egli ci dà sulla validità di questi principi sono numerosi. Io mi limiterò a menzionare, un po’ alla rinfusa, i seguenti temi.

  • Il principio di sussidiarietà presente nella dottrina sociale della Chiesa; principio che è in aperta antitesi ad un passivo assistenzialismo condotto dal potere centrale.
  • Il divieto di sacrificare i valori umani sull’altare del puro profitto.
  • La necessità dell’integrità morale degli attori economici.
  • La necessità di stabilire regole e tutele poiché un mercato abbandonato a se stesso diviene teatro di abusi.
  • La facilitazione del credito, attraverso banche che siano vicine al cliente e al corrente dei suoi bisogni, ossia che siano a misura d’uomo e d’impresa.
  • Il microcredito – oggi tanto esaltato anche perché considerato esotico, mentre è una creazione della Chiesa con i suoi straordinari “Monti di pietà”.
  • Il sistema delle cooperative “componente decisiva del capitale non solo economico ma soprattutto sociale del Paese”.
  • Le virtù del risparmio.
  • La centralità della famiglia, fattore di elevazione d’ordine innanzitutto morale, ma anche economico di un Paese.

Lungi tuttavia dall’essere una enumerazione di principi, il libro di Riccardo Pedrizzi – economista, politico, uomo di legge, giornalista, autore di numerosi libri, operatore economico attivissimo nel campo bancario ed assicurativo, uomo d’azione che parla chiaro – è di una grande concretezza.

L’autore non risparmia critiche alla “mondializzazione senza Patria e senza Dio” che ha infranto “ogni connessione virtuosa tra risparmio, lavoro e sviluppo della comunità nazionale”. Dal che si vede chiaramente ch’egli pone al centro dell’economia l’individuo concreto, figlio di una Patria, e inserito in una cultura, in una Storia specifica, e non l’astratto individuo da riplasmare secondo i bisogni di ideologie spesso disumanizzanti. Di qui anche il suo perorare contro l’accanimento della comunità finanziaria mondiale con le sue politiche di stabilizzazione ed aggiustamento strutturale (PAS) ai danni dei paesi giudicati economicamente inaffidabili.

La sua aspra critica poi alla maniera in cui l’Euro è divenuto la moneta comune europea, appare addirittura profetica alla luce di quanto è accaduto alla Grecia.

I valori dello spirito, congiunti ad una straordinaria conoscenza tecnica del mondo finanziario acquisita sul campo, rischiarano ogni pagina di questo libro, che per la sua concretezza, nel contempo – lo ripeto – è un vero manuale d’istruzioni di cui gli operatori economici dovrebbero munirsi.

Non esprimerei un giudizio così ammirativo su questi testi, se la realtà attuale non avesse confermato per filo e per segno quanto Riccardo Pedrizzi da anni dice e propone, in aperta opposizione alle mode e in particolare alle idee trionfanti della nuova economia e della nuova finanza, le quali hanno ingenerato di recente tremendi guasti. E continueranno a farlo – ci ammonisce l’autore – a meno della restaurazione di quella serie di nobili, luminose regole morali su cui si basa la dottrina sociale della Chiesa.

Claudio Antonelli

I PROSCRITTI
Pensatori alla sfida della modernità

di Riccardo Pedrizzi

206 pagine – 15,00 euro

I proscritti

Pensatori alla sfida della modernità

Gli autori raccolti in questo libro sono di fatto dei “proscritti”. Non perché su alcuni di essi non siano stati versati fiumi di inchiostro, non siano stati dedicati seminari, tesi di lauree e convegni, ma perché le loro idee, le loro teorie, i loro pensieri non fanno parte della cultura imperante e diffusa ai nostri giorni, non sono diventati patrimonio culturale condiviso del nostro Paese, in particolare, e dell’uomo contemporaneo, in generale…

Riccardo Pedrizzi

RIVOLUZIONE E DINTORNI

di Riccardo Pedrizzi

212 pagine – 15,00 euro

Rivoluzione e dintorni

Presentare nella giusta luce Edimund Burke “il liberale”, de Maistre il politico sperimentale, Bonald e la sua teoria sul potere politico, il sentimentale Chateaubriand, con la sua apologia del cristianesimo, von Haller restauratore della scienza politica, Lamennais e la nuova teocrazia e, poi, Rosmini, Manzoni, il cui orientamento antirivoluzionario è stato artatamente occultato per ben oltre un secolo; inoltre indagare dietro le quinte della storia ufficiale ed andare a scovare i germi, o meglio i virus, che si annidavano nel corpo sociale dell’antica Francia e che dovevano successivamente infettare tutta la società; infine, cogliere gli umori e le atmosfere che si respiravano in quei decenni cruciali per la storia dell’Europa intera: questo è il contributo del volume alla ricerca in corso sulla Rivoluzione Francese, sulle cause e sui suoi esiti.

Riccardo Pedrizzi

EDMUND BURKE

di Riccardo Pedrizzi

183 pagine – 15,50 euro

Edmund Burke

Nei suoi discorsi Burke assunse la difesa dei popoli sottosviluppati, tentò di mitigare gli effetti più disastrosi del traffico degli schiavi, richiese amministrazioni eque e sagge per i possedimenti coloniali, si schierò affianco delle minoranze etniche e religiose. Nei suoi scritti il “politico pratico” rivendicò le libertà concrete per tutti, singoli individui e comunità naturali, ordini sociali e popoli. E’ quella burkiana, una vera e propria religione «delle libertà» e non «della libertà» stratta, religione che oggi più che mai, rappresenta la soluzione più congeniale ed adatta all’uomo contemporaneo.

Riccardo Pedrizzi

GIOVANNI GENTILE

Il filosofo della Nazione

di Riccardo Pedrizzi

90 pagine – 10,00 euro

Giovanni Gentile

Il filosofo della nazione

“Italiani non si è per diritto di nascita. Già a questi diritti di nascita è difficile ormai credere. Ognuno è quel che merita di essere, ed ha quel che merita d’avere. Quello che si può presumere di possedere dalla nascita, bisogna conquistarselo con proprio merito, col proprio lavoro, con i propri sforzi. Perciò Italiani sono veramente quelli che vogliono essere Italiani…

Giovani Gentile – Dal “discorso agli Italiani” – Roma 24/06/1943

 

Riccardo Pedrizzi

LA DOTTRINA SOCIALE CATTOLICA

Sfida per il terzo millennio

di Riccardo Pedrizzi

187 pagine – 7,00 euro

La dottrina sociale cattolica

Sfida per il terzo millennio

Questo volume ha, tra l’altro, il pregio di consentire una lettura agevole anche a chi non ha una assidua frequentazione con i problemi affrontati, sopratutto in virtù di una agile raccolta di brevi saggi che possono servire da guida per il lettore. La lettura dei saggi introduttivi e quella, diretta, dei documenti, costituirà un indispensabile ausilio per quanti vorranno trovare un orientamento autenticamente cattolico in un momento di grande smarrimento, seguito all’eclisse di quelle ideologie che sembravano aver surrogato anche il ruolo della dottrina sociale cristiana.

Riccardo Pedrizzi

LE NUOVE FRONTIERE DELLA SCIENZA

di Riccardo Pedrizzi

84 pagine – 7,30 euro

Le nuove frontiere della scienza

Dai tempi di Galileo la scienza, che ha adottato il metodo sperimentale (osservazione, ipotesi, esperimento, formulazione della legge, verifica), ha anche inconsapevolmente assunto un finalismo che è quello della denominazione della denominazione sulla natura e sul mondo. Tale dominio, espresso nell’affermazione “sapere è potere”, quando giunge al campo umano, ha delle ripercussioni sulla vita, sulla libertà e sul futuro dell’uomo stesso.

Ciò è tanto più rimarchevole quando si considera l’intraprendenza tra scienza e tecnologia. Proprio per questo oggi si impone la necessità di inquadrare il progresso scientifico-tecnologico in una visione metafisica ed etica dell’agire umano.

In particolare, le conquiste nel campo della genetica e della biologia rendono urgente il discorso della ” frontiera etica” e pongono l’interrogativo di fondo se tutto quello che è tecnicamente possibile debba anche essere ritenuto eticamente lecito.

RiccardoPedrizzi