La vita, la famiglia, la scuola

La vita, la famiglia, la scuola

Riccardo Pedrizzi è stato responsabile nazionale del partito per le politiche della famiglia e presidente nazionale della consulta cattolica di AN per i problemi etico-religiosi si è impegnato in particolare sui temi dell salvaguardia della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale, della difesa e della valorizzazione del ruolo della famiglia quale cellula fondante della società e della tutela del diritto naturale dei genitori di poter scegliere quale tipo di educazione dare ai propri figli partecipando a convegni e tenendo conferenze su tutto il territorio nazionale.

 

 

La vita

Nel corso della sua attività parlamentare, ha presentato un ddl sottoscritto da decine di senatori di quasi tutti gli schieramenti politici, per introdurre norme per la tutela dell’embrione e la dignità della procreazione assistita, fissando paletti precisi a difesa della vita, della famiglia e della dignità della persona umana, impedendo ogni spreco di embrioni, vietando la fecondazione eterologa e permettendo quella omologa solo all’interno di una coppia di coniugi.
Sulla stessa materia e con gli stessi obiettivi ha fatto numerosi interventi in commissione ed in aula.
Ha presentato mozioni in materia di aborto per impegnare il governo “a sottoporre a rigorosa verifica le modalità di esercizio da parte dei soggetti interessati (medici e consultori) della fase della dissuasione all’aborto, di cui all’art. 4 della legge 194.
Ha poi predisposto numerose proposte di legge tra i quali un ddl per riconoscere ai farmacisti il diritto all’obiezione di coscienza in materia di vendita della pillola del giorno dopo.
Si è infine battuto in Parlamento contro ogni ipotesi di legalizzazione dell’eutanasia (“perchè la vita è un bene indispensabile e intangibile”) e della clonazione umana riproduttiva (“perchè l’uomo è un essere unico e irripetibile”) presentando mozioni che sono state approvate dal Senato della Repubblica.

La famiglia

Si è impegnato in Parlamento e con una serie di interventi sulla stampa nazionale pressochè quotidianamente perchè venga rispettata la Costituzione Italiana, la quale prevede che la famiglia intesa come “società naturale fondata sul matrimonio venga posta al centro delle politiche sociali, economiche e fiscali.
Si è inoltre battuto in Parlamento contro ogni ipotesi di legalizzazione della droga (“che sarebbe la resa connivente dello Stato alla cultura e al mercato della morte”) proponendo una politica nuova in materia di lotta alle tossicodipendenze, che punti, oltre che sull’aspetto della proibizione (“perchè ciò che non è proibito diventa moralmente lecito”), anche su quello della prevenzione e del recupero.

La scuola

Ha presentato un ddl in questa e nelle precedenti legislature per l’istituzione di un servizio pubblico integrato per le scuole di ogni ordine e grado e per il riconoscimento del trattamento di parità giuridica ed economica per le scuole non statali che non perseguono fine di lucro. “
Il Senatore si è battuto poi in Parlamento contro quella che ha definito “la legge truffa” in materia di parità scolastica varata dal Centrosinistra. “Si tratta di una legge -spiega- che riconosce una parità solo nominale, vuotamente giuridica, di doveri ma non di diritti.
Un provvedimento che riconosce alle famiglie modeste forme di sostegno al diritto allo studio che nulla hanno a che vedere con la tutela del diritto all’istruzione, nel quale rientra la libertà di scelta educativa”.
Per Pedrizzi, “parità scolastica vuol dire da un lato porre fine all’iniquo doppio onere tasse-retta e ,dall’altro, riconoscere a tutte le famiglie i mezzi economici per poter scegliere fra scuola statale e non statale.   Oppure vuol dire consentire alle scuole non statali di azzerare le rette permettendo così a chiunque di potervi accedere.
La legge targata Ulivo -rivela- non realizza né l’una né l’altra ipotesi, lasciando tutto com’è.